Intervistato ai microfoni di Eurosport, Fabio Capello ha espresso le sue opinioni sulle incombenti semifinali europee.
"Seguo tutte le partite di Champions"- ha ammesso il tecnico italiano- "anche se non è facile per via del fuso orario in Russia".
Alla domanda su quale fosse la squadra favorita in Champions, Capello ha ammesso candidamente: "Il Real Madrid; ha un tridente eccezionale, Ronaldo è da anni che inventa giocate super e segna sempre; Bale dopo una fase di appannamento iniziale è tornato ai livelli che tutti conoscevano in Inghilterra, e Benzema sta ricevendo la fiducia dell'allenatore e dei compagni". Ovviamente il mirino non poteva non finire sull'altra squadra di Madrid, il più populista Atletico di Simeone: "Bisogna fare i complimenti a Simeone"- ammette-" Ha inculcato nella squadra e nella tifoseria una mentalità vincente, e la società è stata brava a fare acquisti accurati"-ma-"tuttavia hanno una panchina corta, soprattutto rispetto al Real, e questo alla lunga fa la differenza".
Il discorso è caduto poi su un'altra sua ex squadra, la Juventus di Conte; Capello anche in questo caso ha ammesso che la Juventus è la squadra favorita per la vittoria dell'Europa League "La Juventus ha la squadra migliore tra le quattro semifinaliste, e la vedo favorita per la vittoria finale".
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lunedì 21 aprile 2014
Juventus padrona di tutto
E' inutile nascondersi; anche in un periodo di appannamento fisico-mentale, la Juventus ha saputo far quadrato sul campo e ha saputo far risultati, seppur con scarti minimi, che la tiene per il terzo anno consecutivo ancora in vetta al campionato. E non ce ne vogliano i tifosi romanisti o napoletani, ma la Juventus merita pienamente il suo terzo scudetto consecutivo; se non altro per l'abnegazione che la squadra di Conte mette sul campo, anche a discapito di una "gamba" non proprio fresca come inizio stagione.
E proprio Conte è l'artefice del "miracolo Juventus"; arrivato in sordina tre anni fa dopo un' esperienza a Siena, condita dalla vittoria del campionato di Serie B, l'allenatore, che fino a quel momento contava solamente una manciata di partite allenate in A con l'Atalanta, ha impresso una mentalità vincente, e anche se vogliamo antipatica, alla sua squadra del cuore, che veniva da due disastrose stagioni concluse con due settimi posti.
Esatto, antipatica; perché ora la Juventus è antipatica a tutti; ma, ne devono essere ben fieri i tifosi juventini, l'antipatia si acquista solamente con le vittorie; quando non si lascia niente agli altri; ed è questo che la Juventus fa da tre anni in Italia; lascia le briciole agli altri, distruggendo ogni record che trova sulla propria strada.
L'unico rebus di questa corazzata è la consistenza in campo europeo; sicuramente la vittoria dell'Europa League sarebbe un trampolino di lancio per le stagioni a seguire (si prenda il Chelsea, vincitrice l'anno scorso e semifinalista in Champions quest'anno) anche considerando che in Agosto ci sarebbe l'opportunità di giocare la finale di Supercoppa Europea; tuttavia la società pare intenzionata per il futuro a affidarsi ai giovani "canterani" mandati a giocare in giro per l'Italia e per l'Europa (Gabbiadini, Berardi, Fausto Rossi), a discapito di Conte, che vorrebbe gente di peso (Drogba?) per affrontare al meglio la massima competizione europea.
Sarà braccio di ferro? Ai posteri l'ardua sentenza.
Alla vigilia di una due-giorni di Champions incredibile...
Diciamocelo, era quello che attendevamo. Alla vigilia della due giorni di Champions, quasi tutti avrebbero voluto queste due semifinali. Da una parte, Martedì si incontreranno il "fabuloso" Atletico di Simeone, squadra che fa dell'organizzazione e dell'agonismo il suo punto di forza, e il Chelsea dello stratega Mourinho, la squadra apparentemente più debole del lotto ma che può sempre riservare sorprese (come accaduto in semifinale contro il PSG) e che viene da due stagioni europee che l'hanno vista sempre vincitrice (Champions League prima e Europa League poi). Questo match farà da antipasto allo spettacolare scontro di Mercoledì tra le due attuali big d'Europa, quello tra il super Bayern di Guardiola, che ha stupito gli scettici andando a vincere anche in Germania (benché la squadra tedesca venga già da due finali di Champions consecutive, e tre negli ultimi quattro anni) e il Real "italiano" di Carletto Ancelotti, un allenatore preso dal Real unicamente per vincere la "decìma" vista la sua vasta (e vincente) esperienza internazionale. E le sorprese non mancherebbero in qualsiasi finale: pensate ad un match tutto madrileno, o alla rivincita della finale di Champions 2012 tra londinesi e bavaresi; o anche il dualismo tra Mourinho e il suo mai amato Real Madrid.
Allora non ci resta che aspettare ancora 24 ore, per goderci lo spettacolo che lo solo la competizione europea per eccellenza può regalarci.
Allora non ci resta che aspettare ancora 24 ore, per goderci lo spettacolo che lo solo la competizione europea per eccellenza può regalarci.
L'urna di Nyon ha decretato le seguenti semifinali |
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