
E proprio Conte è l'artefice del "miracolo Juventus"; arrivato in sordina tre anni fa dopo un' esperienza a Siena, condita dalla vittoria del campionato di Serie B, l'allenatore, che fino a quel momento contava solamente una manciata di partite allenate in A con l'Atalanta, ha impresso una mentalità vincente, e anche se vogliamo antipatica, alla sua squadra del cuore, che veniva da due disastrose stagioni concluse con due settimi posti.
Esatto, antipatica; perché ora la Juventus è antipatica a tutti; ma, ne devono essere ben fieri i tifosi juventini, l'antipatia si acquista solamente con le vittorie; quando non si lascia niente agli altri; ed è questo che la Juventus fa da tre anni in Italia; lascia le briciole agli altri, distruggendo ogni record che trova sulla propria strada.
L'unico rebus di questa corazzata è la consistenza in campo europeo; sicuramente la vittoria dell'Europa League sarebbe un trampolino di lancio per le stagioni a seguire (si prenda il Chelsea, vincitrice l'anno scorso e semifinalista in Champions quest'anno) anche considerando che in Agosto ci sarebbe l'opportunità di giocare la finale di Supercoppa Europea; tuttavia la società pare intenzionata per il futuro a affidarsi ai giovani "canterani" mandati a giocare in giro per l'Italia e per l'Europa (Gabbiadini, Berardi, Fausto Rossi), a discapito di Conte, che vorrebbe gente di peso (Drogba?) per affrontare al meglio la massima competizione europea.
Sarà braccio di ferro? Ai posteri l'ardua sentenza.
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